L’attesa è febbricitante. Manca veramente poco all’inizio di ShowRum 2015. Ne approfittiamo per fare due chiacchiere con il nostro direttore Leonardo Pinto.
Ciao Leonardo!
Cercheremo di strapparti di bocca qualche indiscrezione sull’evento e sapere qualcosa in più su di te…ovviamente solo per soddisfare le curiosità degli amanti del gossip.
Ma prima iniziamo con una domanda di rito:
Di che salute gode in questo momento il Rum nel Mondo? In che modo questo tipo di iniziative aiutano la promozione e diffusione di questo distillato e cosa si potrebbe o si dovrebbe fare in più?
Il mondo del rum è un mondo variegato ed imprevedibile, in grado di soddisfare la maggior parte dei palati se scelto in modo consapevole, ed è proprio questa la forza di eventi come ShowRum. Permettere al consumatore, da un lato, ed agli operatori dall’altro, di scoprire l’enorme diversità di questo distillato. Siamo nell’epoca della rinascita e dell’affermazione del rum a livello mondiale ed è compito anche nostro dare a questo distillato il posto che merita nell’Olimpo degli spirits.
Quali sono quindi le tue aspettative per questa edizione? E dicci qualcosa in più sul Trade Day, la novità introdotta quest’anno: un giorno in più (lunedì 28 settembre) dedicato agli operatori del settore.
Sai, quando si organizza un evento del genere, ci si aspetta sempre che passi il messaggio che si vuole dare. ShowRum non è una semplice rassegna sul rum, il termine festival non è stato scelto a caso. ShowRum è nata per consolidarsi a livello internazionale come il punto di incontro e di riferimento per il mercato del rum in Italia. Avere alla rassegna aziende non importate in Italia, produttori, trader buyers ed i maggiori consulenti internazionali sul rum è un segnale forte del posizionamento che il festival si è conquistato, oltre che un motivo di forte orgoglio per me. Il Trade Day è la conseguenza logica di questo lavoro, ovvero una giornata in cui il festival mette i panni professionali e si rivolge interamente agli operatori del settore.
Adesso ti mettiamo alla prova, vediamo se sei preparato…Sono un neofita del Rum, sono molto interessato a ShowRum ma penso sia un festival dedicato agli esperti del settore. Cosa mi rispondi?
Il solo fatto che tu sia interessato al rum rappresenta un ottimo punto di partenza. ShowRUM non è una rassegna per soli esperti, ma come già detto, un festival in cui c’è spazio per tutti ed in cui tutti, a qualsiasi livello di conoscenza, possono portare a casa un’esperienza costruttiva, realizzata comunque in un clima informale tipico dei paesi del rum. Sono stato bravo?
Impeccabile!
Ora andiamo un po’ più sul personale…Ti ricordi quando hai bevuto il tuo primo bicchiere di Rum? In quale occasione e a quale persona è legato quel ricordo?
Si, è accaduto a circa 17 anni ed il ricordo è legato ad un bartender che purtroppo è scomparso prematuramente, tale Ivano Guizzardi, aka Freccia. Fu il primo ad offrirmi un bicchiere di rum e da allora è nato un amore.
Invece una curiosità riguardo alla tua quotidianità. E’ sera e sei sul divano a rilassarti dopo una lunga giornata di lavoro. Cosa bevi?
Sembrerà strano, ma raramente bevo a casa. Però in occasioni particolari o in serate in cui mi viene voglia di rilassarmi di solito accendo la musica e bevo un bicchiere di rum. Quale? Dipende dal mood della serata.
Per ultimo facciamo un gioco: dovresti accostare a un artista o genere musicale, per caratteristiche “affini” o per un ricordo personale, un tipo di Rum e spiegarne le motivazioni.
Comfortably Numb in particolare e la psichedelia dei Pink Floyd in generale, al rum di Barbados. Redemption Song in particolare e l’anticonformismo di Bob Marley in generale, al rum Jamaicano. E potrei proseguire… la musica è una mia passione quasi al pari del rum.
Che dire di altro se non ringraziare per la disponibilità e simpatia il nostro direttore Leonardo Pinto.
Abbiamo scoperto qualcosa in più su di lui oltre al fatto, di cui però eravamo già a conoscenza, che è uno dei più grandi esperti di rum al mondo e che è letteralmente innamorato del suo lavoro.