Per la prima volta a ShowRum, un rum tutto italiano, una sfida non facile...
Ma se a farlo è Roner, un'azienda che inizia la sua storia di distillazione con Gottfried Roner che nel 1946 posizionò un’alambicco nella casa di famiglia, forse, anche una riottosa melassa del centroamerica, se ben coccolata , permetterà ai suoi lieviti di rilassarsi, e si invaghirà del freddo della montagna...
Ma perché un'azienda dell'Alto Adige, che come ingredienti fondamentali dei suoi distillati usa spezie e frutta del proprio territorio, ha deciso di fare un rum?
Il motivo è nella storia stessa dell'azienda, infatti, già negli anni 60, il maestro e predecessore di Gunther Roner, seconda generazione dell'azienda, creò un Rum Fantasia, in base alla
tradizione austria dell’Inländer-Rum, di cui, la versione più nota é lo Strohrum.
Naturalmente, all'epoca, si trattava di un'imitazione dei rum caraibici, ottenuta utilizzando alcool infuso con aromi e spezie e colorato con caramello. Oggi, invece, R74 Alpine Rum è una cosa seria.
<melassa ha raggiunto il punto di fermentazione perfetto>> racconta Karin Roner, attualmente a capo dell'azienda e vincitrice del premio ''distillatore dell'anno'' nel 2010, <doppia distillazione a bagnomaria di vapore in alambicco discontinuo e poi R74 Alpine Rum Aged, passa all'invecchiamento>>.
E' a questo punto che entra in gioco il territorio, anni di esperienza e le mele Gravensteiner, varietà tipica dell'Alto Adige, introvabili in altre zone.
Infatti, R74 Alpine Rum invecchia 3 anni nelle botti dell'impianto a metodo Solera che Gunther Roner utilizzava per il suo Caldiff: distillato di mele Gravensteiner, grande classico della produzione locale e dei prodotti Roner.
Le botti usate e il minimo residuo di Caldiff al loro interno, regalano al Rum R74 Aged note fruttate e speziate, mela, anice stellato, cannella, vaniglia e ampie note di legno combinate ad un tono di malto, fumo e torba.
C'è anche la versione R74 White Rum <è diventato un
prodotto vero e proprio grazie all’entusiasmo che R74 White ha suscitato tra bartenders e colleghi del settore>> dice Karin.
Fumoso, intenso, ricco di sentori di datteri e della freschezza dei fichi, incontra il naso con personalità decisa. Al palato risulta amabile, con ricche note di malto e radici.
Melassa, mele, alambicchi, legni e grandi storie...biografia di un rum italiano.
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